FAQ

Quanto mi costa rivolgermi all’avvocato ?

Per saperlo chiedi un preventivo di massima. Dipende dall’oggetto dell’incarico e da molti altri fattori. La pattuizione dei compensi tra cliente ed avvocato è libera (art. 2233 Cod. Civ. / art. 13 L. n. 247/2012 e art. 25 Codice Deontologico in vigore). Un buon parametro per valutare l’adeguatezza del compenso richiesto dall’avvocato è rappresentato dalle tabelle allegate al D.M. 10 marzo 2014 n. 55 (come modificato dal D.M.  8 marzo 2018 n. 37).

Quali sono le voci di costo nella parcella dell’avvocato ?

Generalmente viene richiesto un compenso, cui viene applicata una maggiorazione del 15% per spese generali di studio (art. 2 D.M. 10 marzo 2014 n. 55), il rimborso di eventuali spese anticipate nell’interesse del cliente, eventuali spese imponibili ed oneri come per legge.

A quanto ammontano gli oneri nella parcella dell’avvocato ?

Al compenso, alle spese generali  ed alle spese imponibili si applicano Iva (attualmente al 22%) e contributo previdenziale (attualmente al 4%). Se il cliente è sostituto d’imposta, si detrae la ritenuta d’acconto (al 20%).

Se ho ragione e vinco la causa recupero le spese ?

Generalmente si. Il principio è fissato dall’articolo 91 Cod. Proc. Civ., secondo cui il Giudice, con la sentenza, condanna la parte soccombente al rimborso delle spese in favore dell’altra parte. Vi sono però alcune eccezioni ed il Giudice può anche compensare le spese tra le parti.

Non posso recarmi dall’avvocato negli orari di apertura dello Studio. Come fare ?

Gli orari sono flessibili e sarà senz’altro possibile concordare un appuntamento secondo le esigenze del cliente.

Non posso allontanarmi da casa o dalla mia azienda per recarmi dall’avvocato. Come fare ?

Di norma si riceve presso lo Studio, ma in presenza di seri impedimenti (es. malattia, invalidità ecc.) o qualora l’imprenditore abbia difficoltà a lasciare la sede della sua azienda, gli avvocati dello Studio sono disponibili anche a recarsi presso il domicilio del cliente.

Ho ricevuto la notifica di un atto. Cosa devo fare ?

Non aspettare e rivolgiti il prima possibile al tuo avvocato. Il compimento di alcuni atti processuali di difesa è soggetto a termini di decadenza. Lasciando passare troppo tempo rischi di perdere la possibilità di porre in essere alcune importanti attività e rendi più difficile il lavoro del tuo avvocato.

Un nuovo partner commerciale delle mia azienda mi ha inviato un contratto. Che fare ?

Sottoponilo al tuo avvocato prima di stipularlo. Con una consulenza ti potrà suggerire eventuali modifiche riducendo così il rischio che l’accordo sia sbilanciato a favore di chi lo ha redatto.

Ho un problema ma non voglio che si sappia in giro. Che fare ?

Non temere. L’avvocato ha il dovere di mantenere il segreto ed il massimo riserbo sull’attività prestata e su tutte le informazioni che gli siano fornite dal cliente (artt. 13 e 28 Codice Deontologico).

Non mi trovo bene con l’avvocato cui ho conferito un mandato. Posso cambiare ?

Si. Il rapporto tra il professionista ed il suo assistito si basa sulla fiducia. Il cliente può sempre recedere dal contratto (art. 2237 Cod. Civ.), rimborsando all’avvocato le spese sostenute e pagando il compenso per l’opera svolta.